L'OPVI sta trattando due giocatori che potrebbe aggiungersi in questi giorni alla rosa della juniores. I 2 calciatori però sono legati fino a giugno a 2 società di calcio a 11, e quindi il loro arrivo all'OPVI è abbastanza complicato per problemi burocratici. I giocatori sono:
Gambazza Mauro, difensore centrale dai piedi buoni, forte di testa e sulla corsa. Appartiene all'A.C.Base96, ma per alcune incomprensioni è fuori rosa. Il presidente rossoverde Basilico non è pienamente d'accordo sulla vendita del giocatore all'OPVI, poichè crede che rappresenti il futuro della sua squadra. La società sevesina a 7 vorrebbe comprarlo a titolo definitivo, ma il Base è più propenso ad un prestito fino a giugno con diritto di riscatto per un anno. Comunque il giocatore potrà essere tesserato solo con l'inizio del campionato primaverile e non per quello in corso. Le due parti si incontreranno in settimana per trovare un accordo.
Anzani Alessio, terzino polivalente, destro o sinistro, dal fisico possente. Appartiene alla G.S.Sampietrina e all'inizio di gennaio il suo trasferimento a titolo definitivo, per 35 milioni di euro, all'OPVI sembrava cosa fatta e cosa certa. Invece, a causa di problemi burocratici, si è dovuto aspettare fino a metà febbraio per l'arrivo del nulla osta, che ha finalmente decretato il suo definitivo passaggio in biancorosso. Per lui è un ritorno al passato, visto che ha militato nelle giovanili dell'OPVI. Già lunedì sera il massiccio terzino sarà presentato alla stampa, ma non trapela nessuna news sul numero di maglia che vestirà.
25 febbraio 2007
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7 commenti:
se viene a giocare gambo della non gioca più: sta sempre im panca
della ruba, ed è stato sgamato: gli hanno schiuso la squadra
ahaha
confermato? della ruba? nn l'avrei mai detto.. ma va magari vi sbagliate... magari è della quello corretto e tutto il mondo di hattrick ruba
anzani35 milioni? 35 prosciutti
della ruba della ruba della ruba
ma va della non ruba. gli hanno chiuso la squadra perchè in un messaggio con un suo avversario gli ha detto scherzando che poteva farlo pareggiare.
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